Drenaggio in galleria
La necessità di ridurre i tempi destinati agli spostamenti conduce alla realizzazione di opere infrastrutturali, quali ponti, viadotti e gallerie, per superare gli ostacoli legati alla morfologia del territorio. La realizzazione di tali opere comporta però l’impegno di notevoli risorse economiche. E’ quindi necessario adottare tecnologie costruttive in grado di garantirne l’efficace funzionamento per la vita utile di progetto.
In particolare la corretta funzionalità di una galleria è diretta conseguenza di un’accurata progettazione, di una corretta esecuzione ed infine di una adeguata manutenzione dell’opera in fase di esercizio.
Le problematiche legate alla presenza ed allo smaltimento delle acque presenti nell’ammasso roccioso interessato dallo scavo della galleria rivestono un ruolo fondamentale, sebbene troppo spesso sottovalutato, nel raggiungimento degli obiettivi evidenziati.
In mancanza di un sistema di drenaggio adeguato il rivestimento di una galleria può essere infatti soggetto ad infiltrazioni d’acqua che, oltre a compromettere le condizioni di sicurezza della sede stradale, possono condurre ad un degrado progressivo del calcestruzzo e quindi a continui e costosi interventi di ripristino strutturale, facendo lievitare i costi generali di manutenzione.
La soluzione tecnica alle problematiche evidenziate è generalmente costituita dal ricorso ad un sistema di drenaggio ed impermeabilizzazione, posizionato fra la parete di scavo in roccia ed il rivestimento in conglomerato cementizio della galleria, costituito da un non tessuto agugliato di protezione meccanica, usato impropriamente come elemento di drenaggio, e da una membrana di impermeabilizzazione in PVC. I non tessuti, se correttamente dimensionati, sono infatti in grado di assicurare una adeguata protezione meccanica della membrana di impermeabilizzazione, ma rendono disponibile un’insufficiente capacità drenante, in quanto oltre ad essere caratterizzati da ridotti valori nominali di trasmissività, rivelano una progressiva e marcata tendenza alla riduzione di tale valore dovuta alla diminuzione dell’indice di vuoti causato dall’intasamento ad opera delle particelle fini dei terreni e dalla riduzione di spessore per effetto delle elevate pressioni di esercizio.
La sostituzione dei non tessuti con specifici geocompositi drenanti garantisce elevati valori di trasmissività oltre ad una adeguata protezione meccanica, ma soprattutto assicura il mantenimento di tali caratteristiche a lungo termine anche in condizioni di esercizio gravose grazie al ricorso ai processi produttivi ed ai polimeri più idonei alla realizzazione del nucleo drenante e dei non tessuti.
Nella gamma di geocompositi drenanti Enkadrain è possibile individuare il materiale idoneo a soddisfare le particolari esigenze connesse allo specifico progetto. Ad esempio nel caso di gallerie di nuova realizzazione scavate in roccia trova applicazione l’Enkadrain 5006H e nel caso di interventi di ripristino su gallerie esistenti l’Enkadrain CKL.