Geostuoie antierosione
Molti problemi legati all'erosione superficiale dei terreni possono essere troppo complessi per essere risolti soltanto con l'impianto di vegetazione. In questi casi si rendono necessarie tecniche di ingegneria naturalistica e soluzioni particolari che evitino l'insorgere o il perdurare dei fenomeni erosivi e garantiscano la naturalità finale del sistema con la minima alterazione degli equilibri ambientali esistenti.
Le geostuoie sono costituite da filamenti di materiali sintetici, aggrovigliati in modo da formare uno strato molto deformabile dello spessore di 10-20 mm, caratterizzato inoltre da un indice dei vuoti assai elevato (mediamente superiore al 90%). Le geostuoie vengono impiegate su pendii e scarpate per migliorare la resistenza all’erosione provocata dall’impatto delle gocce di pioggia e dalle acque di ruscellamento, in modo da costituire un rinforzo superficiale nella fase di crescita della vegetazione.
Le geostuoie Enkamat sono realizzate in filamenti di poliammide, sono molto flessibili e resilienti e resistono bene in un vasto intervallo di temperature (da -40°C a +80°C). Possono essere utilizzate sia sulle scarpate asciutte, sia in applicazioni idrauliche; sono disponibili modelli di Enkamat a fondo aperto da 10 a 20 mm (per scarpate asciutte), a fondo piatto e preintasato per le applicazioni lungo sponde di bacini o corsi d’acqua.
Un’altra applicazione riguarda il trattenimento del terreno al di sopra di geomembrane d’impermeabilizzazione, per cui si può utilizzare il geocomposito di aggrappo Enkamat W, costituito dalla geostuoia accoppiata ad un geotessuto di rinforzo.